I mass-media, le tecnologie e educazione


Nelle nostre società , le persone vengono a contatto coi mezzi di comunicazione di massa. Leggono libri, giornali, ascoltano la radio, guardano la televisione, si collegano a Internet e accedono alle più svariate  fonti di informazione di tutto il mondo. Ci permettono di comunicare ed entrare in contatto con il mondo esterno e lontano e di condividere la medesima esperienza con milioni di persone. Essi influiscono sull’educazione sociale e sulla visione del mondo.  Il continuo cambiamento dei messaggi e dei mezzi di comunicazione produce rappresentazioni e percezioni sempre diverse e nuove del mondo attraverso i vari mezzi, e questo comporta molti problemi per quanto riguarda l’educazione, poiché quest’ultima ha il fondamentale compito di FORMARE I GIOVANI A UN USO CONSAPEVOLE E CRITICO DEI MASS-MEDIA.

LA TELEVISIONE
Il termine televisione venne utilizzato per la prima volta  nel 1947, e oggi è il mezzo che continua ad avere uno sviluppo intenso. È il mezzo a cui si e più esposti  perchè si comincia presto a fare esperienza di televisione, infatti i genitori usano mettere i loro figli piccoli davanti alla tv per calmarli. È una formidabile produttrice di storie ,stimoli sensoriali cognitivi, ma anche fonte di rischi molto forti di condizionamento negativi. È il medium sociale più diffuso; essa tende a sostituire braccia, i vezzeggiamenti e i discorsi degli adulti. È stato dimostrato che dai 6 mesi i bambini provano interesse per le scene televisive e iniziano a seguirle; da quest’età in poi, se la trasmissione è interrotta o disturbata si mostrano infastiditi. Dai 2 anni si diventa davvero telespettatori.  A 3-4 anni i bambini diventano consumatori, persone che dedicano il loro tempo alla televisione. Dai 15-16 anni i bambini dedicano meno tempo alla tv e passano più tempo fuori casa!
I bambini si “adultizzano” e  guardano la tv per compensare le loro carenze affettive. Essa è definita  una scuola parallela che insegna molte cose in una situazione in cui  manchino dei  responsabili che si preoccupino di gestire la sua influenza tramite un progetto  pedagogico. La televisione è definita come una specie di self-service: offre una gamma di comunicazioni a cui attingere. È lo spettatore che si ritaglia una comunicazione televisiva su misura. Definita come maestra , si incontrano parecchie difficoltà quali: il problema della scelta; la tv è un self- service che offre una gamma di comunicazioni possibili a cui attingere. È il telespettatore che, scegliendo, si ritaglia su misura una comunicazione su misura. Più importante è anche il problema della ricezione  perchè ogni telespettatore elabora personalmente il contenuto appreso. La televisione fa vedere come si agisce nei contesti di vita sociale. Dal punto di vista del  pubblico, la semplicità d’uso, l’ha portata ad affiancare la stampa e la radio come fonte di informazione e soprattutto di svago grazie agli innumerevoli spettacoli offerti. Inoltre, l’uso che si fa di essa può essere anche di compagnia, ad esempio gli anziani. Questa grande macchina però può dar luogo anche a effetti fisici negativi come l’ obesità  poiché rende inclini alla staticità  che può creare difficoltà di apprendimento e percezione. Nelle fasce di età in cui si guarda di più la tv,  una quota consistente di persone passa mediamente più di quattro ore davanti alla televisione; ma anche nelle fasce d’età in cui la si guarda meno, difficilmente si scende sotto una media di due ore al giorno. Si può affermare che la televisione  parli quotidianamente a tutti.  

IL PERSONAL COMPUTER
È il mezzo di comunicazione e fonte di informazione più diffuso e veloce; permea nelle nostre vite . E’ anche uno strumento di divertimento, di lavoro e di studio perciò viene usato come motore di ricerca tramite internet con GOOGLE e WIKIPEDIA . INTERNET  è un mezzo che stimola l’interattività e la partecipazione attiva. Il suo consumo  è aumentato negli ultimi anni. Il pc ha un’ influenza negativa sull’educazione dei giovani e spesso anche degli adulti. Alcune indagini hanno evidenziato che l’uso di internet o del pc in sé porti le persone a perdere il controllo e a perdere il contatto con il mondo esterno e la propria vita sociale, e  quindi  ad un isolamento.   Altri invece, sostengono che internet sia  per alcune persone , un rifugio. L’uso di internet può portare all’ egocentrismo di una persona. Si tende a centrare l’attenzione su di sé e a portare avanti i propri pensieri senza tener conto del mondo che lo circonda.  La possibile causa di ciò è l’uso dei social network: facebook, twitter  e la conversazione  delle chat. Il suo funzionamento matematico e preciso ha finito per influenzare il nostro modo stesso di ragionare e di giudicare. Fondamentale sottolineare che tutto questo è possibile farlo con l’uso del telefono cellulare.  Tutti  ne hanno uno, ormai queste  piccole scatole influiscono notevolmente nelle vite degli individui. Hanno moltissime funzioni: l’uso di internet, consentono di tenersi in contatto con chiunque quando e ovunque ti trovi, la capacità di trovare un luogo desiderato.
Per alcuni pedagogisti la scuola rappresenta un contropotere rispetto all’influsso dei mass media, deve poter offrire delle alternative attraverso l’uso della parola scritta e del libro. Deve realizzare una media education, ossia un’ educazione a un corretto uso della tv e del pc.  Inoltre non è sufficiente un’educazione alla fruizione dei mass-media , ma anche al loro utilizzo; per questo la scuola deve evolversi nella direzione di una didattica multimediale. Le nuove tecnologie elettroniche possono essere un valido ausilio all’educazione  perché  amplificano  le capacità espressive individuali. Il computer è il medium che può dar luogo a queste opportunità. Fondamentali sono gli ipertesti  cioè dei prodotti informatici nei quali il testo scritto è integrato da immagini e suoni. Questi costituiscono la struttura fondamentale nella navigazione in internet e combinano l’informazione in modo complesso.
L’obiettivo dei media è quello di rendere fruitori intelligenti e critici; seguire lo sviluppo della nuova cultura , ad es. realizzare un libro. Inoltre si pone l’obiettivo di agevolare la democratizzazione dell’uso dei media e del sapere: l’educazione ai media favorisce l’accesso alle nuove tecnologie della comunicazione di persone in difficoltà  per difetto d’istruzione

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